Home __sec2 Big Time ILARIA PILAR PATASSINI: IN PROGRAMMA GLI SHOWCASE DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO DISCO A SALERNO (20/05), ROMA (23/05) E ALGHERO (26/05)
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ILARIA PILAR PATASSINI: IN PROGRAMMA GLI SHOWCASE DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO DISCO A SALERNO (20/05), ROMA (23/05) E ALGHERO (26/05)

"TERRA SENZA TERRA" È IL NUOVO DISCO DI ILARIA PILAR PATASSINI IN PROGRAMMA GLI SHOWCASE DI PRESENTAZIONE

20/05 Salerno
23/05 Roma
26/05 Alghero



TERRA SENZA TERRA"

È IL NUOVO DISCO DI

ILARIA PILAR PATASSINI
(Parco della Musica Records / Egea Music)



Disponibile in formato CD e digitale



SHOWCASE DI PRESENTAZIONE "TERRA SENZA TERRA":

SABATO 20 MAGGIO - SALERNO

Mostra "Sguardi"

Palazzo Fruscione | ore 20

Vicolo Adelberga, 19


MARTEDÌ 23 MAGGIO - ROMA

Uno a Uno - Officina Pasolini

Teatro Eduardo de Filippo | ore 21

Viale Antonino di S. Giuliano, 782



VENERDÌ 26 MAGGIO – ALGHERO

(spostamento data precedentemente prevista il 13 maggio causa maltempo previsto)

Imbarcazione Andrea Jensen

Pontile Acquatica prolungamento banchina Sanità | ore 18.30







"Terra senza terra" è il nuovo album di Ilaria Pilar Patassini. Ad accompagnare l'uscita, in programma alcuni showcase di presentazione che la vedranno presentare al pubblico i brani del nuovo lavoro con 3 appuntamenti esclusivi a Salerno il 20 maggio, a Roma il 23 maggio e ad Alghero il 26 maggio (evento precedentemente previsto il 13 maggio e rimandato causa condizioni meteo sfavorevoli).



Dopo l'anteprima di presentazione del disco tenutasi lo scorso febbraio alla Casa del Jazz di Roma e con quattro album di inediti alle spalle ampiamente riconosciuti dalla critica, la cantautrice e interprete Ilaria Pilar Patassini consolida anche in questo nuovo lavoro il sodalizio con il chitarrista, arrangiatore e produttore artistico Federico Ferrandina, già presente nel precedente album "Luna in Ariete".



"Terra senza Terra" è composto da undici canzoni d'autrice moderne, originali e consapevoli, che dalla tradizione musicale italiana si spingono verso il jazz e su linee di scrittura classiche, cameristiche. Una barca che tocca molti porti senza soffermarsi in alcuno, con una rotta che va in direzione della libertà, dell'autodeterminazione e della felice rivendicazione di un vasto contenimento di moltitudini di Withmaniana memoria. L'album è un manifesto poetico e musicale che dà voce allo sguardo poliedrico dell'artista che passa dall'autoanalisi al racconto della quotidianità. Nelle tracce del disco Ilaria Pilar Patassini annusa e asseconda i venti del cambiamento, in un asse ideale che unisce vicende personali a quelle del suo tempo e di condivisione universale: sentirsi nomade, trovare casa tra le onde, vivere la società liquida e impermanente ma anche la gratificazione di poter finalmente mettere a nudo le conflittualità che il patriarcato ha cucito a sua misura sullo status dell'essere donna; e poi l'elaborazione di un lutto, la vocazione per gli elementi fluidi, la coincidenza della fine e dell'inizio di storie d'amore.



"Terra senza Terra" è una voce che canta alle orecchie di un'intera società fatta di schemi dettati sempre più dal potere di pochi e da una progressiva smaterializzazione che va però a scontrarsi e coincidere con il bisogno di empatia ed esercizio dei sensi, da un lato togliendoci così il terreno da sotto i piedi e dall'altra restituendoci umanità e ribellione, unendo tutti dentro un'unica condizione: quella di terrestri senza terra.



"Terra senza Terra" è stato anticipato dal singolo e video "Niagara" lo scorso 12 aprile.

Link al video ufficiale di Niagara su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=0cvNCHfrKN8



TRACKLIST:



1) Antefatto in do minore 

2) Al mare che passa 

3) Chance

4) Le infinite voci del mondo

5) In tempo di pace

6) Del dire addio

7) Niagara

8) Di mandorlo in fiore

9) Il passo indietro dell'amore

10) Terra senza terra

11) La tosse del sabato sera





CREDITI ALBUM "TERRA SENZA TERRA"



Testi di Ilaria Pilar Patassini
Musica di Ilaria Pilar Patassini e Federico Ferrandina

Produzione artistica, arrangiamenti, direzione: Federico Ferrandina

Registrato da Andrea Cutillo presso gli studi di registrazione di Casa del Jazz (Roma)

Missato da Massimo Aluzzi e Andrea Cutillo presso gli studi in Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Roma)

Masterizzato da Massimiliano Cervini presso gli studi in Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Roma)

Produzione esecutiva: Roberto Catucci per Parco della Musica Records



MUSICISTI PRESENTI NELL'ALBUM "TERRA SENZA TERRA"



Ilaria Pilar Patassini - voce, cori

Federico Ferrandina - chitarra classica, chitarra elettrica e piano verticale su "Del dire addio"

Andrea Colella - contrabbasso e basso elettrico

Roberto Tarenzi - pianoforte

Alessandro Marzi - batteria



Quartetto dei Solisti Lucani

Fabiola Gaudio - violino I

Brunella Cucumazzo - violino II

Annamaria Losignore - viola

Enrico Graziani - violoncello


Distribuzione: Egea Music

Edizioni: Big Time Edimusica

Management: Lara Maroni per Acquaria Produzioni www.acquariaproduzioni.com

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time pressoff@bigtimeweb.it

Social Media Management: Cristiana Piraino - Social PopUp

Consulenza legale: Maria Francesca Quattrone per Studio Dike Legal



GUIDA ALL'ASCOLTO DI "TERRA SENZA TERRA"



1) ANTEFATTO IN DO MINORE

L'apertura dell'album è affidata alla ninna nanna che canto ogni tanto a mio figlio. È una melodia a cappella che ha evidenti legami con la musica classica. Il tempo ternario è onda, culla, archetipo, la frase è di quelle che invitano a ripeterle infinitamente restando ancorati alle note fondamentali e variando il resto. È una sorta di prologo che fa ripartire questo nuovo lavoro da dove avevo lasciato il precedente.



2) AL MARE CHE PASSA

Esistono alcuni luoghi - nella musica, durante i tanti spostamenti, in barca - dove sono sempre a casa. Sono luoghi di sospensione, di limbo, di assoluzione, di continui "a capo" e che soprattutto mi consentono una reale stanzialità emotiva e un riposo perché a muoversi sono loro, al posto mio. Quando canto l'onda la faccio io, sono io, in barca o davanti al mare divento invece lo spettatore grato, attento, l'embrione irrequieto, confortato, che gioca di sponda con gli elementi.



3) CHANCE

A volte ci si incontra e non ci si riconosce - perché non è quello il momento giusto - .Può capitare, però, poi di ritrovarsi e guardarsi con occhi diversi, perché la vita fa il suo giro, ma poi torna.

I protagonisti di questa storia sono ispirati a quelli di "Architetture Lontane" una delle canzoni che più amo di Paolo Conte.



4) LE INFINITE VOCI DEL MONDO

È l'unica canzone scritta durante la pandemia. Ferma sul divano invaso dalla luce della primavera, la televisione sempre accesa e il cuore traboccante che si era fatto spugna battendo all'unisono col mondo, da un lato tutta quella compassione ed empatia mi risultava insostenibile e dall'altra mi sembrava avesse aperto varchi, rotto dighe e costruito ponti. Una disarmante esperienza collettiva, distopica e rivoluzionaria.



5) IN TEMPO DI PACE

Sono capitata su un'intervista di qualche anno fa realizzata da Videolina (la televisione sarda) a Tzia Gavina Puggioni, una donna sarda all'epoca già novantenne, e che non si era mai spostata dal suo borgo di nascita, Lollove, vicino a Nuoro. In questa intervista, diventata virale per via delle lucide e taglienti risposte date sulla società dei consumi, tra le altre cose Tzia Gavina dice che se esiste crisi economica è anche perché "Si cerca pane migliore di quello fatto col grano". Sulla forza disarmante e definitiva di questa affermazione ho costruito "In tempo di pace".



6) DEL DIRE ADDIO

È stata la prima canzone ad arrivare e l'ho scritta per un amico caro, scomparso prematuramente e improvvisamente nell'agosto del 2020. Pierre è morto in uno dei luoghi che amava di più, il Monte Arcuento, in Costa Verde, in Sardegna. Era un uomo di straordinaria vitalità. Non avevo elaborato la sua perdita fin quando non ho inciso questa canzone.



7) NIAGARA

Maria Spelterini è stata una funambola italiana ed è stata la prima e forse l'unica donna ad aver attraversato le cascate del Niagara, nel 1876. Un attraversamento impossibile si direbbe, una performance fortissima e fortemente simbolica: nelle relazioni, nelle dimensioni familiari e lavorative le donne cercano di tenere insieme tutti i pezzi, preservare gli equilibri, il ruolo ancillare, conciliare l'inconciliabile. Siamo funambole del quotidiano non perché - come erroneamente si dice - siamo "naturalmente multitasking" ma perché la società fino a questo momento ce lo ha imposto. Diventa necessario quindi imparare a lasciare andare, arrendersi, cambiare punto di vista sul concetto di "fallimento", non avere più una fune abbastanza lunga che colleghi le due sponde e capire che anche se ci si sente precipitare "la verità è semplice / non scivola / ma resta in piedi".



8) DI MANDORLO IN FIORE

Un ramo di mandorlo in fiore che sosta sul tavolo da pranzo durante i giorni di Carnevale e confonde i petali con i coriandoli. La musica su questi versi è arrivata naturalmente impressionista. Il finale dei versi - "Tutto si aggancia ad un fiore / e forte vibra di bellezza e di pazienza" - è ispirato al testo di "Ci vuole un fiore", scritto da Gianni Rodari e musicato da Sergio Endrigo.



9) IL PASSO INDIETRO DELL'AMORE

Spesso fare un passo indietro è come farne mille in avanti, nelle relazioni sentimentali questo diventa ancora più vero perché si arriva a essere capaci di farlo quando si raggiunge il più difficile e ambizioso dei traguardi: l'assenza di giudizio nella piena accettazione dell'altro. Non credo possa esistere forma più evoluta e pura dell'Amore di questa. Per questa canzone Federico Ferrandina ha avuto l'idea di scrivere un arrangiamento dove una scrittura di archi classici gioca col crescendo rossiniano fino alle estreme conseguenze, fino a irrompere nel punk più sfrenato.



10) TERRA SENZA TERRA

È la canzone che dà il titolo al disco e che lo riassume nella formula di arrangiamento minima - ma non minimale - di voce e pianoforte. Una terra senza terra è la sola dove al momento posso identificare una stanzialità. È una delle tematiche e delle croci della mia vita - umana e artistica - quella di avere una natura apolide e un'appartenenza agli elementi fluidi. È forse lo stato di "puer" eterno, del limbo esaltato dalla società liquida descritta da Bauman, dalla globalizzazione, e si riferisce anche alla difficoltà - mia e della mia generazione di mezzo, impreparata alla transizione tra la società analogica del novecento e quella digitale - di costruirci e radicarsi a fronte di una precarietà che rende per forza presente uno status quo naturalmente predisposto all'arrembaggio. E poi le migrazioni altre, dei disperati che scappano dai conflitti e dai disastri climatici. Ecco. Stiamo diventando terrestri senza Terra, un po' tutti. "L'aria al di là delle nuvole" diventa allora un miraggio di territorio intatto, innocente, dove tutto torna ad essere ancora possibile.



11) LA TOSSE DEL SABATO SERA

Questa canzone racconta sorridendo della stanchezza delle madri, dell'amore irreversibile per un figlio e dell'iniziazione reciproca a nuovi alfabeti, non solo linguistici. È l'unico modo che ho trovato per rendere dicibile l'esperienza del carico mentale e fisico che pesa sulle spalle delle donne - di tutte le donne, non solo delle madri - nonché un metodo per iniziare a raccontarlo in modo comprensibile a un uomo del futuro così da provare a farlo crescere quanto più possibile al di fuori degli stampi patriarcali.





ILARIA PILAR PATASSINI - BREVE BIOGRAFIA



Cantante, interprete e cantautrice, nel suo mondo convergono canzone d'autore, musica classica, poesia, letteratura, jazz e world music. Cinque i dischi all'attivo a suo nome (Ilaria y el mar, 2021; Luna in Ariete, 2019; L'amore è dove vivo, 2015; Sartoria italiana fuori catalogo, 2011; Femminile Singolare, 2007).

Parallelamente alla sua attività di cantautrice porta avanti importanti progetti da interprete, collabora con il direttore d'orchestra britannico e produttore Geoff Westley, Peppe Servillo, il bandoneonista Daniele di Bonaventura, lo scrittore e giornalista Antonio Iovane, il pianista Roberto Tarenzi.

Nel 2022 è stata ospite di Musicultura e del Premio Fabrizio De Andrè.

Hanno scritto con lei e per lei: Bungaro, Pacifico, Alessio Bonomo, Mauro Ermanno Giovanardi, Sandro Luporini, Joe Barbieri. Collabora con la RSI (Radio Svizzera Italiana) in qualità di autrice, cantante e speaker. Diplomata in Canto Classico e Musica Vocale da Camera, è docente di "Interpretazione della Canzone d'autore italiana e internazionale" presso l'Accademia di Alta Formazione "Officina Pasolini" di Roma.

Nel 2023 pubblica il suo quinto album di inediti "Terra senza terra".

Attualmente vive tra Roma e Alghero.



www.pilar.it

www.acquariaproduzioni.com



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